T.R si avvicinò al portone del grande castello, osservando con aria critica le erbacce incolte che sommergevano la gradinata sottostante e il giardino ormai sommerso da rovi e sterpaglie , che il tempo aveva fatto crescere indisturbate a dismisura senza controllo. Non vi era dubbio che di tempo ne era passato davvero tanto , da quando giovane Mago aveva abbandonato quelle mura che un tempo erano state un luogo magico, poteva ancora sentire il chiacchiericcio degli studenti lungo il viale , il cupo verso dei gufi che recapitavano lettere e quel l'atmosfera di mistero ed eccitazione che fluttuava nell'aria , ora solo ricordi lontani. Con animo malinconico .R posò una mano sul grande portone di quercia, quasi una carezza affettuosa ad un vecchio amico, per poi aprirla con un forte cigolio di cardini arrugginiti. Dentro il salone d'ingresso aveva un aspetto quasi spettrale, con la luce che filtrava debolmente dalle finestre in alto, immergendo tutto attorno nella penombra. Nell'aria aleggiava un odore di polvere di chiuso, quel l'odore che si sente nelle vecchie cantine o soffitte, non sgradevole ma pungente. Si voltò posando lo sguardo attorno a sè, indugiando sulla soglia , lasciando che quel l'odore gli penetrasse le narici fino ad arrivare nei polmoni. Tirò un profondo sospiro e quindi lentamente entrò. Il pavimento di marmo era ricoperto di un sottile strato di polvere che attutiva il rumore dei suoi passi, regnava un silenzio irreale, come quello che si può sentire dopo un'abbondante nevicata, un silenzio ovattato. Osservò distrattamente la scalinata di marmo che portava ai piani superiori, come per valutarla, poi si voltò e si diresse verso sinistra in direzione di una grande porta contornata da un arco , rimasta semi aperta, la oltrepassò e si ritrovò difronte ad una grande sala, quattro tavoli disposti orizzontalmente l'un l'altro parallelamente la occupavano quasi per intero e in fondo vi era un lungo tavolo disposto in verticale che occupava l'intero fondo della sala. TR , sorrise a quella vista e con leggera esitazione guardò in alto, la magia era rimasta, lassù dove avrebbe dovuto esserci il soffitto , c'era il cielo riflesso per incanto, dopo tanti anni però l'incantesimo era consumato e il cielo riflesso appariva sbiadito è sfocato.
Quanti ricordi in quell'Aula Magna, poteva ancora vedere nel tavolo i fondo i volti dei professori , Eedodilius , Skimmer,Thruffindel, McGranitt, Edo e Silente . Spostando lo sguardo lungo i quattro tavoli poteva ancora vedere i volti di molti compagni di scuola, Harry_James_Potter, Legolas89, Bellatrix, Giammi, Lyedel, Elemis, Daniel, Elysa Potter e tanti altri. Si ricordava di tutto, delle discussioni, delle litigate, dei giochi, delle lezioni e dei quiz. Scosse la testa per. riemergere dalla valanga di ricordi che riemergeva travolgendolo, quindi si diresse verso quello che era stato il tavolo dei professori e si sedette su una delle sedie, scrutandola la sala, così tanto tempo era passato, così tante cose erano accadute , 11 anni non sono pochi, ma guardandosi attorno un pò intontito capì di essere in qualche modo, di nuovo a Casa.